Tatuaggi all’henné, da evitare quello nero

10.04.2015 16:35

L’allarme arriva dalla Spagna. Se abbiamo voglia di marchiare sulla pelle un simbolo che ci ricordi qualche esperienza vissuta, meglio pensarci su due volte. Anche i tatuaggi all`henné, quelli estivi che promettono di scomparire dopo qualche settimana e qualche doccia, non sono immune da controindicazioni e potrebbero nuocere alla salute della pelle. Gli aghi del tatuatore non c’entrano nulla, dato che i disegni sulla pelle vengono fatti con attrezzi più simili a pennelli e quindi limitati alla superficie della pelle. Il rischio è nella sostanza assorbita dall’epidermide. 
L’allerta è stato lanciato dall’Agenzia spagnola del farmaco ed è rivolto a un tipo specifico di colorante “spacciato” come innocuo. L’henné nero o indigo ricavato dall`essicazione e dalla fermentazione delle foglie della pianta tropicale indigofera tinctoria può infatti provocare allergie durature, macchie e cicatrici. Colpa di una sostanza, la parafenilendiammina (Ppd), aggiunta all`henné per dare il colore nero, più simile a quello usato per i tatuaggi indelebili. Chi, quindi, ha deciso di cambiare look, anche se temporaneamente, è meglio che si affidi all’henné dal colore rosso-castano, frutto di una trasformazione più naturale della fonte vegetale.